Flavio G. Nuvolone (Université de Fribourg)
Annotazioni sulle origini di Gerberto

Résumé
Les origines de Gerbert représentent un sujet discuté et doublement “modeste”, sans être insignifiant. En effet de nos racines découlent maints éléments, les penchants, les caractères, les orientations de chacun de nous. Le cas de Gerbert offre des points et quelques indications, dans la discrétion qui caractérise sa personne, pour une solution nuancée. La notice d'Adhémar est replacée dans son contexte polémique, les composantes biographiques de Gerbert sont confrontées à sa liberté, à ses actes et à ses affirmations. Une solution hypothétique de la question est retrouvée, grâce à son nom, dans le sens d'une aristocratie modeste et détournée: celle de la famille des vicomtes de Carlat, dont nous aurions un rejeton naturel, placé dans la vie religieuse et traité avec les égards coutumiers. Autocritique autant qu'exigeant, Gerbert qui jouissait de certains privilèges, a lui-même relativisé ses origines, qui correspondaient à un problème personnel ressenti comme conflictuel, et qui restaient négligeables si confrontées à celles des Grands qu'il côtoyait. D'où alors la tournure plutôt rhétorique de se définir «un indigent et un exilé sans lignage et sans fortune» (Ep. 217). Ce qui a contribué à forger l'image de départ d'un petit berger...  mais aux qualités exceptionnelles.


Riassunto
Le origini di Gerberto sono un soggetto assai discusso ma dallo spessore apparentemente “modesto”, senza essere insignificante. Concretamente dalle nostre proprie radici derivano parecchi elementi, le tendenze, gli orientamenti, i caratteri di ciascuno di noi. Il caso di Gerberto ci consegna poche cose, nella discrezione che caratterizza la sua persona. La notizia di Ademaro è ricollocata nel suo contesto polemico tipico del personaggio. I dati biografici di Gerberto vengono confrontati alla libertà che lo caratterizza, ai suoi atti e alle sue affermazioni. Il suo nome ci conduce ad una soluzione ipotetica. Questa è individuata nel senso di un'estrazione aristocratica modesta e riduttiva: quella della famiglia dei Visconti di Carlat, dei quali avremmo un discendente naturale, collocato nella vita religiosa e trattato con i riguardi abituali. Critico di se stesso altrettanto quanto esigente con gli altri, Gerberto disponeva di taluni privilegi, ma ha lui stesso gelosamente nascosto le proprie origini, che rappresentavano per lui un problema risentito come conflittuale, e che si rivelano relativamente modeste se confrontate a quelle dei Grandi (i massimi!) che frequentava. Donde allora anche il carattere retorico della sua qualifica come «un indigente e un esiliato senza schiatta né fortuna» (Ep. 217). Ciò che ha contribuito a forgiarne l'immagine di partenza come quella di un pastorello ma... dalle qualità eccezionali.